Nella recente proposta di Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, l’Italia ha fissato degli obiettivi ambiziosi per aumentare le quote di energie rinnovabili e si è impegnata a chiudere tutte le centrali a carbone entro il 2025. In seguito a tali sviluppi, alle preoccupazioni sulla sostenibilità economica delle centrali elettriche e alla generale sicurezza del sistema energetico, il governo ha deciso di introdurre in Italia un mercato della capacità (capacity market).

Christos Kolokathis e Michael Hogan presentano in questo studio una sintesi delle prospettive di adeguatezza delle risorse in Italia e della struttura del capacity market e delineano un percorso per realizzare un sistema energetico affidabile, efficiente e a emissioni zero, senza dover ricorrerere ad un capacity market.

Un capacity market in Italia è considerato attualmente ingiustificato, poiché non è dimostrato che ci sia effettivamente un problema di adeguatezza delle risorse energetiche. Il capacity market porterebbe risultare in un eccesso di approvvigionamento, costi eccessivi per i consumatori, e un sistema vincolato al carbonio e dunque più inquinante (il cosiddetto carbon lock-in).

Al fine di garantire l’approvvigionamento energetico al minimo costo, gli autori dello studio raccomandano alle autorità italiane di:

  • Intraprendere un’analisi approfondita e trasparente per appurare i reali rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento di energia elettrica e determinare l’effettiva necessità di un capacity market in Italia.
  • Adeguare la struttura di un eventuale capacity market al fine di garantire che non venga compromesso il funzionamento generale del mercato dell’energia. Vi sono infatti chiare indicazioni che il capacity market supporti lo sviluppo di centrali a combustibili fossili, a discapito di soluzioni più pulite ed economiche, quali il demand response e lo stoccaggio mediante batterie. Il legislatore dovrebbe dunque mettere in atto misure di salvaguardia eliminando il rischio di eccesso di approvvigionamento.
  • Dare priorità alla riforma del mercato energetico all’ingrosso e ad altre misure come l’adozione di prezzi che riflettano la scarsità dell’offerta nei mercati di bilanciamento e la possibilità per i consumatori di partecipare attivamente al mercato attraverso il demand response. Se dovessero sussistere legittime preoccupazioni in merito alla sicurezza dell’approvvigionamento durante la riforma del mercato, le autorità potrebbero prendere in considerazione l’attuazione di una riserva strategica sino a quando tali riforme saranno pienamente sviluppate.